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Cos'è l'Iridologia?

Nutrizione / Naturopatia > Iridologia

"Quando vediamo gli occhi colorati, splendenti, fioriti...
come sono gli occhi, così è il corpo"
                                                             
                                                               Ippocrate


L'Iridologia è lo studio e l'interpretazione delle alterazioni morfologiche (forma) e del cromatismo (colore) dell'iride come fonte d'informazione globale biologica, psichica e genealogica della persona.
L'occhio racconta il corpo e rivela lo stato di salute degli organi e della nostra psiche.

Il medico-Iridologo "INTEGRA" le informazioni ricevute attraverso una corretta anamnesi, alle analisi di laboratorio, a referti specialistici classici e alla semeiotica, CON  l'IRIDODIAGNOSI per ottenere una completa valutazione dello stato di impregnazione tossinica dell'organismo, la predisposizione potenzialmente patologica degli apparati e delle loro funzioni, il livello energetico di risposta, ovvero il livello di sofferenza di organi e sistemi biologici. 

Come è possibile che sull'iride possano esprimersi tutte le informazioni dell'intero sistema corpo-mente?

Rispetto alle informazioni sino ad oggi acquisite possiamo tenere in considerazione cinque teorie che fanno da supporto scientifico all'analisi iridologica, e sono:
  • TEORIA GENETICA: il patrimonio genetico di ogni persona proviene dall'unione di due gameti e dalla fusione delle informazioni che discendono dall'albero genealogico dei genitori. Il nuovo essere vivente è perciò portatore delle caratteristiche strutturali e morfologiche ereditate, visibili anche nell'iride. L'osservazione di tali caratteristiche permette di risalire ad informazioni derivanti sia dall'albero costituzionale, che ad individuare le predisposizioni psico-fisiche.
  • TEORIA UMORALE-VASCOLARE: l'iride è riccamente vascolarizzata. Quando una struttura organica o sistemica perde l'equilibrio omeostatico, si liberano sostanze organiche messaggere (neurotrasmettitori, ormoni, tossine...) che raggiungono anche l'iride attraverso l'arteria oftalmica. Qui rilasciano il loro messaggio biologico come deposito, di forma e colore diversi, a seconda del tipo e della provenienza, disponendosi nelle zone iridologiche riflesse corrispondenti alle aree d'origine.
  • TEORIA EMBRIOLOGICA: durante la fase embrionale si formano i tre foglietti dai quali origineranno i tessuti costituenti dell'organismo, essi sono:
  - Ectoderma, darà origine alla cute e annessi, al sistema nervoso centrale e periferico, all'epitelio recettoriale dell'occhio e dell'orecchio, allo smalto dei denti.
  - Mesoderma, darà origine ai muscoli, ossa, cartilagini, connettivo, al sangue e vasi sanguigni, alla linfa  e vasi linfatici, al cuore, milza, reni, gonadi.
  - Endoderma, darà origine all'epitelio delle vie digestive, respiratorie, vescicali e uretrali, alle tonsille, paratiroidi, timo, fegato, pancreas, colecisti.
I tessuti organici conservano le caratteristiche del foglietto embrionale di derivazione: nell'iride si rintracciano le informazioni strutturali e funzionali, relative alla sua derivazione Ectodermica e Mesodermica, nelle rappresentazioni nervose e circolatorie di tutte le strutture biologiche.
  • TEORIA NERVOSA: l'occhio è riccamente innervato da fibre sensitive e motrici, oltre che dal Sistema Simpatico e Parasimpatico. Questo stretto legame mette in comunicazione bidirezionale l'iride col Sistema Nervoso Centrale/Periferico e gli organi da essi governati: così gli impulsi nervosi provenienti da organi in stato di alterazione, attraverso le fibre nervose sensitive afferenti, sono prima convogliati ai gangli nervosi in corrispondenza delle radici posteriori del midollo spinale, poi ritrasmessi alla centrale di elaborazione del cervello, ovvero il TALAMO OTTICO. Gli impulsi sono qui trasformati in sensazioni non coscienti, a loro volta trasmessi sia alla corteccia cerebrale, che alle iridi attraverso il sistema ottico, arrivando, infine, ad alterare il pigmento e il tessuto delle fibre del disco iridale.
  • TEORIA TOPOGRAFICA: così come l'orecchio, il piede, le mani, l'addome, il viso, anche l'iride è un MICROSISTEMA in cui rintracciare la totalità dell'organismo. La topografia iridologica è una mappa rappresentativa delle proiezioni del corpo sull'iride, essendo essa stessa embriologicamente, un'estroflessione del cervello. Nel corso degli anni sono state messe a punto, anche se non ancora in via definitiva, le MAPPE IRIDOLOGICHE, frutto delle osservazioni e degli studi di vari ricercatori in tutto il mondo e risultato di verifiche obiettive e sistematiche. Attraverso di esse l'iridologo ha una base su cui effettuare l'indagine conoscitiva e collocare con le debite considerazioni, i segni individuati nel paziente. 

COME AVVIENE LA VISITA ?

Le iridi del paziente sono illuminate e osservate attraverso lenti d'ingrandimento opportune per rilevare la PATOGRAFIA, ovvero le manifestazioni patologiche attraverso l'alterazione del tessuto iridale, la PATOCROMIA, cioè le manifestazioni patologiche attraverso l'alterazione cromatica dello spettro delle iridi, la REAZIONE PUPILLARE, possibile solo attraverso l'osservazione manuale dell'iride posta sotto una luce orientata ad intervalli su di essa e, nel contempo, osservare la loro forma e posizione di concentricità rispetto al disco iridale. Dall'associazione di questi aspetti di ordine grafico, cromatico e nervoso, si classifica il livello del processo di alterazione della salute del paziente e si stabilisce:
 - lo stato costituzionale
- la presenza di processi infiammatori acuti e/o cronici e la loro localizzazione d'organo
- le manifestazioni tossicologiche e l'accumulo di tossici sotto forma di macchie iridali topolabili o topostabili
- lo stato dell'apparato gastro-intestinale in relazione alla funzionalità della pelle, indice dello "squilibrio termico" tra interno ed esterno del corpo, causa di   fermentazione e "febbre intestinale"
La visita prevede la raccolta dei dati iridali osservati, dei dati forniti dal paziente attraverso l'usuale intervista anamnestica e le eventuali informazioni date dagli esami laboratoristici e referti specialistici. Se necessario si prescrivono ulteriori accertamenti.
Il medico-iridologo "integra" tutti gli aspetti posti alla sua attenzione, formula una diagnosi e prescrive un'opportuna terapia omeopatica, nutrizionale, omeo-mesoterapica, naturopatica, idro-termo-terapica, ecc..., ovvero ha il DOVERE di avvalersi di tutti gli approcci terapeutici, non solo farmacologici classici, per riportare la persona ad uno stato di salute.

 
 
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